La sala operatoria è un sistema ad alto dinamismo, ad alta complessità e ad alto rischio che esige un lavoro sia individuale che di squadra adeguato, efficace e di alto livello per ottimizzare la qualità assistenziale ed il processo di nursing. Tra i numerosi e diversi setting in cui gli infermieri sono inseriti, la ricerca è riuscita a identificare nella simulazione un metodo alternativo, valido ed efficace da inserire nei percorsi di formazione:
– Assenza di rischio diretto sul paziente, ovvero la simulazione offre la possibilità di mettere in pratica eventi clinici in un ambiente controllato e sicuro permettendo la ripetizione della procedura senza limiti in assenza di rischi sul paziente (Pamela L, et al. 2013);
– Team training, ovvero coinvolgendo l’intera equipe multidisciplinare, la simulazione può ottenere miglioramenti significativi nelle percezioni degli studenti nei confronti del lavoro di squadra (Garrino L, et al. 2015);
– Possibilità di poter commettere ed apprendere dagli errori portando ad una potenziale diminuzione del numero ed effetti degli stessi attraverso la gestione del rischio clinico (Alloni R. 2015);
– Consentire di sviluppare un apprendimento standardizzato, garantendo una formazione omogenea, attraverso l’acquisizione certa e certificata di “skills” di base (Bond WF, et al. 2007);

La simulazione, intesa come nuova frontiera della formazione in sala operatoria, viene privilegiata come tecnica per promuovere un apprendimento efficace delle Technical e Non Technical skills degli infermieri neo-inseriti nei Blocchi Operatori della Fondazione Policlinico Gemelli.